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Studio globale: Le società di servizi professionali sono rimaste indietro nella corsa all'agilità organizzativa?

La pandemia di COVID-19 ha probabilmente esacerbato ciò che è emerso dal nostro studio globale, condotto prima della crisi: la maggior parte delle aziende che operano nel settore dei servizi professionali riscontra difficoltà nel passaggio alla pianificazione in tempo reale.

La pandemia di COVID-19 ha probabilmente esacerbato ciò che è emerso dal nostro studio globale, condotto prima della crisi: la maggior parte delle aziende che operano nel settore dei servizi professionali riscontra difficoltà nel passaggio alla pianificazione in tempo reale, come la mancanza di competenze adeguate, una cultura burocratica e tecnologie legacy poco flessibili. Rispetto ad altri settori, le società di servizi professionali sono anche molto più propense a considerare una cultura aziendale burocratica un ostacolo significativo all'aggiornamento dei processi così fondamentale per rispondere alle nuove esigenze aziendali.

Il nostro studio globale che ha coinvolto 998 dirigenti, "Agilità organizzativa: la chiave per guidare la crescita digitale," mostra che per la maggior parte di loro l'agilità organizzativa è un elemento fondamentale per una crescita a lungo termine, oltre a evidenziare una forte relazione fra crescita del fatturato e agilità organizzativa.

Lo studio ha anche rivelato che il settore dei servizi professionali si colloca all'ultimo posto tra i settori che prevedono il maggior fatturato digitale nei prossimi tre anni. Questo potrebbe essere un effetto della natura altamente personale e a lungo termine degli incarichi dei servizi professionali o potrebbe significare che molte di queste aziende hanno bisogno di una marcia in più per rimanere competitive nel settore. Al momento stiamo aggiornando questo studio e crediamo di poter affermare che, per non soccombere alla concorrenza, molte società di servizi professionali siano state costrette a sviluppare fonti di profitto legate al digitale assai prima di quanto avessero previsto.

Abbiamo identificato cinque tipologie di comportamento che favoriscono l'agilità organizzativa e abbiamo poi raggruppato gli intervistati in base al livello di adozione di tali comportamenti. I "leader" (15% degli intervistati) hanno avuto prestazioni elevate in tutti e cinque i comportamenti, i "promettenti" (30% degli intervistati) in quattro e i "ritardatari" (55%) in tre o meno.

I cinque pilastri dell'agilità organizzativa sono:

  • Pianificazione costante La pianificazione costante e in tempo reale offre alle aziende leader l'agilità, la rapidità e il dinamismo necessari a innovare con successo.

  • Strutture e processi fluidi Le aziende leader optano per strutture e processi organizzativi fluidi, che consentono ad esempio di ridistribuire rapidamente le risorse in base alle competenze necessarie.

  • Riqualificazione della forza lavoro Le probabilità che le aziende leader organizzino una riqualificazione della forza lavoro su larga scala con piani mirati all'incremento dell'employee engagement sono molto superiori rispetto alle aziende ritardatarie.

  • Processi decisionali migliori e più consapevoli Nell'80% delle aziende leader tutti i dipendenti possono accedere a dati aggiornati e pertinenti che migliorano il processo di decision-making.

  • Misurazione e linee guida Grazie ad accurati strumenti e metriche per il performance rating delle innovazioni digitali, il 94% dei leader afferma di essere in grado di intervenire rapidamente per correggere i progetti non riusciti.

Il nostro sondaggio ha analizzato l'agilità organizzativa per settore. Nel settore dei servizi professionali, i leader costituiscono il 10%, i ritardatari ammontano al 66% e gli aspiranti al 24%.

Ecco alcuni insight emersi dal sondaggio condotto presso le società del settore dei servizi professionali:

  • I piani di crescita sono in continua evoluzione. Il 67% sostiene che la propria strategia di crescita tramite l'innovazione digitale è in continua evoluzione.

  • Porte aperte alla riqualificazione. Il 68% afferma che ai propri dipendenti viene offerta la possibilità di acquisire nuove skill.

  • I frontline worker hanno un ruolo fondamentale. Per il 65% degli intervistati, i dipendenti che svolgono ruoli orientati al cliente (i "frontline worker") hanno il potere di prendere decisioni in grado di migliorare la customer experience.

  • Accesso agli strumenti digitali. Il 72% ha dichiarato di essere in possesso degli strumenti necessari per misurare le performance delle nuove linee di servizi e di prodotti digitali.

Le sfide dell'agilità organizzativa

Anche se molte società di servizi professionali si muovono nel modo giusto, spesso riscontrano difficoltà ad adottare i cinque comportamenti che favoriscono l'agilità organizzativa.

Nel mondo di oggi, la capacità di pianificare in tempo reale è più importante che mai. Le società di servizi professionali che desiderano muoversi verso una pianificazione integrata e in tempo reale solitamente riscontrano alcuni ostacoli: mancanza di personale con skill adeguate, cultura aziendale burocratica e tecnologie legacy poco flessibili.

Tali aziende spesso si sforzano anche di aggiornare i processi per rispondere alle mutevoli esigenze del mercato, ma si scontrano contro barriere simili: burocrazia, tecnologie obsolete poco flessibili e riluttanza ad abbandonare processi legacy.

Il 48% dei manager che operano nell'ambito dei servizi professionali afferma che i KPI della propria azienda non riflettono l'attuale era tecnologica.
I giusti KPI misurati con i giusti dati

Per le aziende del settore dei servizi professionali i fattori fondamentali per raggiungere una reale agilità organizzativa sono due: definire i KPI rilevanti (specialmente in tema di assunzioni, dotazione di personale e fatturazione) e fare in modo che i dati pertinenti siano accessibili ai rispettivi stakeholder.

Il 48% dei manager che operano nell'ambito dei servizi professionali afferma che i KPI della propria azienda non riflettono l'attuale era tecnologica. Questo sottolinea quanto sia importante misurare i giusti KPI nel percorso verso l'agilità organizzativa. Partire col piede giusto significa muoversi nella giusta direzione per cercare di affermarsi come azienda leader dell'era digitale.

Il secondo fattore per raggiungere l'agilità organizzativa è fare in modo che le persone giuste abbiano accesso ai dati di cui hanno bisogno. Solo il 40% dei manager del settore dei servizi professionali afferma di avere accesso a tutti i dati necessari.

Di conseguenza, per raggiungere l'agilità organizzativa, le società di servizi professionali devono definire i giusti obiettivi e fare in modo che i rispettivi stakeholder possano accedere ai dati di cui hanno bisogno.

Consulta una panoramica dei risultati dello studio "Agilità organizzativa: la chiave per guidare la crescita digitale" o scarica il report completo.